Pian di Spagna (CO)
Osservatori: Alberto e Angelo Nava e Piero Bonvicini
Fotografia Alberto Nava
e foto di Giovani Fontana
27 dic 2015
19 dic 2015
16 dic 2015
13 dic 2015
6 dic 2015
4 dic 2015
2 dic 2015
Turismo sostenibile al lago di Pusiano
BOSISIO PARINI – Come si può conservare il valore ambientale del lago di Pusiano? Quali sono le attività turistiche compatibili con la tutela del SIC (Sito di Interesse Comunitario)? E’ possibile una differente strategia di protezione e di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale del lago? A tutte queste domande si cercherà di rispondere nel corso dell’incontro pubblico dal titolo “Turismo sostenibile nel SIC Lago di Pusiano”, programmato per venerdì 11 dicembre alle 20,45 presso il Centro Studi G. Parini di Bosisio (via A. Appiani n. 10). L’appuntamento è promosso da molte associazioni che operano nel territorio: Canoa Club Bosisio Parini, Circolo Ambiente Ilaria Alpi, WWF Insubria, WWF Lecco, Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta di Varenna. Il Comune di Bosisio ha dato il patrocinio all’iniziativa.
Relatori saranno Pietro Gatti, responsabile Servizio Faunistico della Provincia di Lecco, e Mattia Brambilla, naturalista; moderatore Arturo Binda, educatore ambientale. Il programma della serata prevede inoltre la proiezione di un documentario sul lago a cura di Cosimo Pilotto.
L’incontro è aperto a tutti: sono stati invitati i Sindaci e i Consiglieri dei Comuni rivieraschi, l’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori, il Parco Regionale della Valle del Lambro, le Province di Como e di Lecco, la Regione Lombardia.
L’incontro dell’11 dicembre si propone di avviare una discussione e un confronto sulla tutela del lago, proponendo una differente strategia di protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale nel SIC del Lago di Pusiano.
Rispetto al turismo, secondo le associazioni promotrici occorre pensare a una più precisa regolamentazione delle attività ospitate e ospitabili nell’ambiente naturale che, nel momento in cui si trasformano in attività di massa, possono diventare dannose per la salvaguardia dell’area protetta.
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