22 dic 2008

Strolaga mezzana (Gavia arctica)


Mentre il Pian di Spagna obbliga i suoi più assidui visitatori (ditta Nava & Nava & Ciuffardi in primis) ad attendere tempi più fecondi, è il Lecchese Abduano a offrire un paio di botti mica da ridere.
Comincia il 4 dicembre 2008 Giuliana "bric-à-brac" Pirotta, che segnala una strolaga mezzana in quel di Olginate. Il 15 dicembre 2008 è la volta del prof. Bonvicini: una strolaga minore ("primo inverno", spiega Piero) e una strolaga Mezzana adulta, entrambe viste sul Lago di Garlate, la prima il 13 dicembre, la seconda il giorno dopo.

Il 21 dicembre una barca percorre un tratto di Adda (zona Fornasette - Brivio): a bordo, Enrico Viganò e Luciano Mingarelli. Una strolaga mezzana in zona Airuno vale da sola l'estemporanea crociera. "La strolaga mezzana potrebbe essere lo stesso soggetto osservato i giorni scorsi a Olginate", ipotizza Enrico.

Ma quante sono le strolaghe? Ce ne è a sufficienza per smuovere più di un appassionato a cimentarsi. Ci prova Giuliana, che oggi scandaglia la riva di Airuno, cavando fuori un paio di istantanee che nemmeno il Brembilla.



Immagini a parte, la nostra (Giuliana, non la nordica ospite) ci ricama anche qualche annotazione:
"Sta a poche decine di metri dalla riva e alterna momenti di pesca ad altri di beata tranquillità.
E' veramente moooolto appagante stare a guardarla (e fotografarla): non perdetevela!
Anche il contesto naturale intorno contribuisce al piacere dell'osservazione."

Dopo l'emozione a tinte quasi infantili, è il caso di approfondire con riflessioni meno poetiche:
"A me sembra un giovane per quel disegno a scagliette presente sul dorso, mentre mi sembra di ricordare che quella di Olginate, quella del 4 dicembre, fosse più scura e contrastata fra testa e corpo. O no?"

La conferma non tarda ad arrivare, parole e musica di Enrico Viganò:
"Un grazie a Giuliana, per la bella documentazione.Hai ragione, dalle tue foto si vede benissimo che è un individuo al primo anno, dalla barca non abbiamo potuto osservare questi particolari, quindi un altro individulo da aggiungere."

La chiosa finale (per ora) spetta, noblesse oblige, al Bonvi:

"riassumendo
1 strolaga mezzana è al lago di garlate
1 strolaga mezzana ad airuno
e fanno due
in effetti ho potuto vedere bene quella di garlate e ha le screziature sul corpo molto più piccole, non sempre visibili
rimane da cercare la strolaga minore"

un grazie a tutti per le belle emozioni

Matteo Barattieri

21 dic 2008

21 dicembre 2008 - Un picchio muraiolo a testa in giù e altre storie

foto: Alberto Confalonieri


Bella giornata, certo, ma chi mastica, ma sa diss, è di solito buon profeta nel prevedere bottino magro con le condizioni meteo di oggi, ovvero temperature alte e foehn a ridosso dei monti. L'uscita era però prevista da tempo e, in ogni caso, val sempre la pena provare. A muoverci da Monza siamo in tre, oltre al sottoscritto a ad Alberto Confalonieri (autoctoni), si è aggiunta Rosella Caccia da Ornago. Dovevamo essere di più, avrebbero dovuto accrescere il numero alcuni neofiti del binocolo: feste imminenti e mal di stagione han però avuto la meglio.

Al Pian di Spagna, ci accolgono il vento caldo dalle cime e il deserto ornitologico. Un paio di stormi di anatre (morette, moriglioni e germani), che battono la foce abduana, 2-3 cormorani e qualche sparuto gabbiano. Poco altro: spiace per Rosella, che mai aveva calpestato queste lande. Ma la nostra è contenta lo stesso.

Una sagoma umana si muove a riva. L'identificazione non è semplice, dato che ci offre le spalle. Avvicinandoci, scopriamo trattarsi di Angelo Nava, qui da solo, senza gli abituali compari. In giro non c'è davvero niente, ci conferma. Ma non è il caso di alzare alti lai verso un destino che nel corso dell'anno solare che volge al termine non è stato empio e baro per i frequentatori del sito.

A questo punto conviene riparare per quel di Robbiate - Paderno. Il picchio muraiolo segnalato da Giuliana "bric-à-brac" Pirotta attrae, soprattutto il sottoscritto per il quale sarebbe gradito lifer.
Nell'abbandonare il Pian di Spagna troviamo Gaia Bazzi con discepoli al seguito. La fanciulla non millantava, scopro, quando mi raccontava di fare proseliti presso amici e compagni di temperie universitarie.

Dirigiamo la prua verso sud. Alla diga bastano pochi minuti per inquadrare il gioiello di queste giornate.

Inutile dilungarsi sul comportamento di questo curioso animale, chi legge ha sicuramente familiarità con la sua abitudine di arrampicarsi su pareti in roccia e murature, equilibrandosi con qualche battito d'ali e svolazzando ogni tanto qua e là. Il volatile fa buon bottino: riusciamo a riconoscere qualche larva e un insetto delle dimensioni di una piccola cavalletta.

La foga predatoria porta il nostro all'interno di un tubo, sotto una delle arcate del manufatto. Alberto riesce alla buona a immortalarlo.
"...pare stia covando al contrario...", osserva argutamente Rosella. Un brivido però percorre le nostre schiene: sarà mica rimasto bloccato? Niente di tutto questo: una rapida e leggera mossa lo porta verso una vicina parete della diga. Impagabile.


Rientriamo verso casa, registrando anche un bel merlo acquaiolo, sempre qui alla Diga.

Un grazie ai miei compagni di oggi per la compagnia e alla sempre brava bric-à-brac per avermi permesso il primo picchio muraiolo.

Matteo Barattieri

13 dic 2008

Svasso cornuto Podiceps auritus

Un buon motivo per visitare il lago di Olginate:
2 Svassi cornuti Podiceps auritus, segnalati il 7 dicembre 2008 (Dario Ceresoli)
foto Roberto Brembilla


Fistione turco Netta rufina foto Roberto Brembilla
Canapiglia Anas strepera – foto Roberto Brembilla